Statuto

dell’associazione di produttori biologici e biodinamici “AltragricolturaBio”

Art. 1 – Costituzione

E costituita ai sensi delle leggi e norme comunitarie e nazionali ed ha sede legale in Firenze l’Associazione AltragricolturaBio.

La sede di AltragricolturaBio può essere trasferita con delibera del Consiglio Direttivo. L’associazione si costituisce ai sensi e per gli effetti dell’art. 39 della Costituzione Italiana, come associazione di rappresentanza dei contadini e produttori agricoli biologici e biodinamici operanti sul territorio italiano, siano essi agricoltori o allevatori, loro istanze associative ed organizzative che essi si danno per svolgere la propria attività nonché soggetti che operano nel campo agricolo della pesca e della forestazione.

AltragricolturaBio promuove la produzione biologica e biodinamica, la loro funzione sociale, il consumo dei loro prodotti, i metodi agroecologici di gestione della terra assistendo, associando, organizzando e rappresentando sindacalmente i produttori e, nelle forme previste dallo statuto e dalla legislazione vigente, i cittadini.

Le opzioni del biologico e del biodinamico sono intese non meramente come tecnica produttiva o, peggio, come variante burocratica ma come valore sociale e culturale che ricolloca l’azienda agricola produttiva, la modalità contadina della gestione della terra, la sua autonomia di poter decidere cosa, come e per chi produrre nel ruolo centrale che le compete dentro i cicli agroalimentari.

Allo stesso modo va rigettato ogni approccio che considera il cibo biologico e biodinamico meramente come una merce il cui accesso ai cittadini consumatori è consentito solo a chi per censo può consentirsi condizioni economiche e finanziarie per cui può pagarsi la qualità e la salubrità; al contrario va favorito il diritto di tutti i cittadini di accedere al consumo di prodotti bio sia ottimizzando la relazione fra produttori e consumatori, sia consentendo alle aziende bio il miglior accesso alle risorse pubbliche per sostenere il reddito ed il prezzo e per liberarle dai costi di un apparato burocratico ormai insostenibile.

La Sovranità Alimentare, ovvero il diritto di tutti i popoli nelle forme con cui democraticamente si governano di decidere il proprio modello di produzione, distribuzione e consumo del cibo, è assunta come base programmatica ed orizzonte ideale per uscire dalla crisi dell’agricoltura e su cui costruire la più ampia alleanza di interessi e di intenti fra tutti i produttori e i cittadini consumatori.

AltragricolturaBio è associazione nazionale organizzata territorialmente e si ispira ai principi della massima autonomia politica sulla cui base promuove la costruzioni di reti di interessi e pratiche economiche, produttive e sociali, lavora al rafforzamento del più ampio movimento di mobilitazione contro la crisi agricola e per la Sovranità Alimentare e realizza le nuove forme del sindacato moderno e del massimo coinvolgimento e protagonismo dei produttori e dei consumatori.

Art. 2 – Finalità, scopi e attività

AltragricolturaBio si costituisce, fin dall’inizio, come alternativa ai movimenti, alle reti ed alle forme organizzate e sindacali che condividono il modello della crisi e propongono una lettura tecnicistica del biologico e del biodinamico accettando, cosi, il declino dell’agricoltura imposto dall’omologazione della nostra storia rurale all’agricoltura industriale. Al contrario AltragricolturaBio persegue e promuove il ruolo fondamentale dell’agricoltura biologica e biodinamica nel contribuire alla fuoriuscita dalla crisi recuperando le condizioni fondanti per realizzare la Sovranità Alimentare.

Le pratiche e le esperienze dell’agricoltura biologica e biodinamica sono assunte per sottolineare e valorizzare la funzione sociale dell’agricoltura e la sua capacità di sostenere le comunità rurali ed urbane, il loro benessere civile, materiale, sociale e culturale, la loro tenuta democratica e, per questo, AltragricolturaBio pone a sua base ideale la convivenza pacifica rifiutando la guerra in tutte le sue forme ed opera per contribuire a realizzare le migliori condizioni per la giustizia economica, l’accesso e il corretto uso delle risorse e delle opportunità, la tutela della salute e dell’ambiente e ripudia ogni forma di discriminazione di genere, di razza e religiosa.

A tal fine AltragricolturaBio si pone tre obiettivi fondamentali:

  1. quello di realizzare la più ampia e piena capacità di rappresentanza dei produttori bio operando per la loro autonomia sindacale e politica;
  2. quello di promuovere la più efficace rete di pratiche economiche, produttive, sociali  e culturali per sostenere la relazione consapevole fra produttori e cittadini consumatori favorendo il ciclo più corto possibile fra produzione e consumo di beni e servizi biologici e biodinamici, “con particolare riferimento alla creazione di reti di economia circolare”.
  3. quello di rafforzare ed estendere il movimento per la Sovranità Alimentare favorendo il contributo che il    movimento del biologico e del biodinamico possono dare alla fuoriuscita dalla crisi rurale e del sistema agroalimentare;

Per realizzare questi obiettivi, AltragricolturaBio si attiva sviluppando le iniziative di seguito descritte ed ogni altra dovesse nel tempo ritenersi necessaria.

Punto 1)

  • Sostenere l’autonomia sindacale dei produttori bio operando perché essi stessi si rappresentino nei luoghi dove si esercita la rappresentanza siano essi Enti, Tavoli Verdi, Commissioni sia di carattere europeo, che nazionale, regionale o territoriale;
  • Sostenere la capacità di sviluppare l’impresa e l’attività economica dell’azienda e i diritti delle persone coinvolte nel rapporto con la Pubblica Amministrazione e con il sistema istituzionale di assistenza e sostegni mettendo loro a disposizione gli sportelli e le attività disponibili  sia quando sono gestite direttamente sia rinvenienti da accordi o alleanze con altri soggetti;
  • AltragricolturaBio promuove e realizza ogni altro strumento utile a realizzare l’obiettivo del pieno sviluppo della capacità di relazione con la PA e il sistema istituzionale di Assistenza e sostegno per persone e imprese che operano nell’ambito bio.

    Punto 2)
  • Sostenere e promuovere le attività economiche e sociali collegate alla produzione, distribuzione e consumo degli alimenti bio, ai servizi erogabili dalle imprese bio ed alla attività per la realizzazione delle migliori condizioni ambientali e sociali di contesto; in particolare:
  • offrendo alle aziende i migliori supporti tecnici per lo sviluppo del metodo produttivo (certificazione, assistenza tecnica ed agronomica ed ogni altro supporto necessario);
  • offrendo e promuovendo supporti progettuali sia sull’intero ciclo di produzione, distribuzione e consumo degli alimenti bio e sul contesto ambientale sia per le aziende, che per le persone e il territorio;
  • promuovendo azioni e reti di produttori e consumatori sviluppando anche iniziative volte a rafforzare il concentramento dell’offerta produttiva, l’immissione sul mercato delle produzioni degli associati, la riduzione dei costi di produzione e l’accorciamento della filiera produttiva biologica per il raggiungimento del maggior reddito possibile a livello della produzione, sia con filiere corte e vendita diretta che con gestione intera della filiera, anche sul livello distributivo, da parte di produttori singoli o organizzati; promuove l’aggregazione dei singoli produttori biologici in forma di organizzazione di produttori in armonia con la legislazione nazionale e dell’Unione Europea, promuove e coordina iniziative atte alla creazione di filiere e distretti di produzione anche interprofessionali;
  • organizzando convegni, mostre corsi, attività di formazione professionale, attività culturali nelle scuole, progetti educativi, attività di partecipazione collettiva a fiere, oltre che produrre strumenti audiovisivi e multimediali, o quant’altro sia utile a favorire l’approfondimento tecnico ad un più vasto pubblico di tutti gli argomenti relativi alle finalità dell’associazione.

    Punto 3)
  • Sostenere, rafforzare e promuovere il movimento nazionale ed internazionale per la Sovranità Alimentare e la fuoriuscita dalla crisi delle aree rurali e del sistema agroalimentare imposto dal modello neoliberista dominante. A tal fine, AltragricolturaBio opera per:
  • definire e attualizzare la proposta della Sovranità Alimentare nel nostro contesto territoriale, nazionale, europeo ed internazionale;
  • proporre, partecipare ed estendere le mobilitazioni contro la crisi economica e sociale dell’agricoltura proponendo il ruolo e la funzione dell’agricoltura bio come riferimento utile a recuperare la dimensione contadina, il diritto a produrre e l’autodeterminazione dei produttori fuori ed oltre dal sistema dell’agricoltura industriale;
  • sviluppare ogni alleanza con i soggetti organizzati degli agricoltori anche per definire  collaborazioni finalizzate  alla messa in comune di servizi condivisi. Altresì sviluppare l’alleanza e la  partecipazione  dei cittadini per   una migliore integrazione dei soggetti  al fine di raggiungere e realizzare gli obiettivi che l’organizzazione si pone;
  • promuovere l’aggregazione dei singoli produttori biologici in forma di organizzazione di produttori in armonia con la legislazione nazionale e dell’Unione Europea, promuove e coordina iniziative atte alla creazione di filiere e distretti di produzione anche interprofessionali; “favorisce e promuove la realizzazione  di comunità energetiche.

AltragricolturaBio potrà svolgere qualsiasi altra attività che sia strettamente connessa a quelle sopra elencate: può partecipare a società costituite da soggetti pubblici o privati; può altresì stipulare con altre associazioni e/o strutture accordi volti alla fornitura di servizi agli associati e concludere tutte le operazioni finanziarie ed economiche che siano necessarie od utili alla realizzazione degli scopi predetti, nonché compiere ogni altro atto avente per oggetto il perseguimento di tali finalità.

Art. 3 – Iscritti e Adesione

Possono essere iscritti a AltragricolturaBio tutti i cittadini italiani o residenti sul territorio nazionale, i singoli produttori in forma individuale e organizzata, i singoli componenti delle loro famiglie, Associazioni o Enti che operano in ambito Bio. L’iscrizione a AltragricolturaBio dà diritto a partecipare alla vita democratica dell’Associazione ed a far parte degli organismi statutari sulla base di un criterio per cui in tutti gli organismi (nazionali o territoriali) la ripartizione percentuale è così definita:

  • il 60% minimo di produttori bio
  • il 25% massimo di Associazioni ed Enti
  • il 15% massimo di singoli non produttori

La domanda di adesione deve essere presentata dal Socio al Consiglio Direttivo di AltragricolturaBio territoriale o nazionale. Il Consiglio Direttivo che riceve la domanda nel caso di accoglimento provvede ad emettere una tessera numerata e nominale e ad iscrivere il neoiscritto nell’albo degli iscritti.

Le quote associative annuali dei Soci di AltragricolturaBio sono stabilite dal Consiglio Direttivo dell’Associazione.

La non ammissione a Socio deve essere motivata per iscritto dall’organismo che la riceve entro 60 giorni dalla ricezione e contro questa decisione è ammesso ricorso al Collegio dei Garanti.

Art. 4 – Organi

Sono organi dell’Associazione:

  • l’Assemblea dei Soci
  • il Consiglio Direttivo
  • la Presidenza
  • il Sindaco Revisore
  • il Collegio dei Garanti

Gli organi dell’Associazione durano in carica tre anni.

L’Associazione può costituire/promuovere dei Coordinamenti regionali per favorire la rappresentanza degli stessi Soci verso le Istituzioni e le forze politiche e sociali operanti a livello regionale. Tali Coordinamenti possono dotarsi di autonomia amministrativa e giuridica.

Art. 5. – Assemblea

L’Assemblea è il massimo organo di indirizzo politico generale di AltragricolturaBio.

E’ costituita da tutti gli associati in regola col pagamento della quota associativa annuale ed eventuali contributi deliberati ed iscritti da almeno 60 giorni.

Essa può essere convocata anche fuori della sede sociale, purché in un comune d’Italia, a norma di legge, in ogni caso con dieci giorni di preavviso.

Nell’avviso dovranno essere indicati il giorno, il luogo, l’ora dell’adunanza e l’elenco delle materie da trattare.

L’avviso di convocazione è affisso presso la sede dell’Associazione e pubblicato sul sito internet ufficiale di AltragricolturaBio.

I Soci aventi diritto di voto hanno facoltà di farsi rappresentare mediante delega scritta conferita a un altro Socio che abbia diritto di voto. Un Socio non può detenere più di due deleghe. Le deleghe devono essere menzionate nel verbale dell’Assemblea e conservate fra gli atti sociali.

L’Associazione non ha alcuna responsabilità nelle eventuali dispute e nei danni derivanti ai Soci dalla infedele o errata rappresentanza.

L’Assemblea:

  • fissa le direttive per l’attuazione della politica dell’Associazione;
  • esamina e valuta l’attività svolta dagli organismi dirigenti;
  • elegge il Consiglio Direttivo indicando al suo interno il Presidente ed il /i Vicepresidente/i dell’Associazione e il Coordinatore;
  • approva il rendiconto economico;
  • decide su ogni altra materia sottoposta alla sua attenzione dal Presidente;
  • approva le modifiche dello statuto, con la maggioranza dei 2/3 dei presenti;
  • delibera lo scioglimento dell’Associazione con la maggioranza dei 4/5 dei presenti.

L’Assemblea è convocata dal Presidente e si riunisce almeno una volta all’anno, al fine di valutare l’attività svolta nell’anno e fissare le direttive per l’attuazione della politica dell’Associazione.

In prima convocazione è regolarmente costituita se sono presenti almeno la metà più uno dei soci; in seconda convocazione è regolarmente costituita qualunque sia il numero dei Soci presenti. Le decisioni sono adottate a maggioranza semplice dei presenti.

In ogni caso l’Assemblea deve essere convocata quando ne facciano richiesta almeno 1/4 degli iscritti all’Associazione. In tal caso entro trenta giorni dalla data di presentazione della domanda, il Consiglio Direttivo ratifica la richiesta di convocazione ed entro trenta giorni deve convocare l’Assemblea.

In ogni caso la delibera di convocazione con l’ordine del giorno deve essere inviata a tutti gli associati, anche per email, almeno dieci giorni prima della data stabilita. Adempiute le formalità di convocazione, l’Assemblea è valida qualunque sia il numero dei presenti.

Al di là delle forme tradizionali di incontro e riunione, l’Associazione promuove modalità di partecipazione alla vita associativa anche attraverso forum e altre modalità in via telematica.

Art.6 Consiglio Direttivo

Il Consiglio Direttivo è composto dal Presidente e da un numero da 4 a 10 consiglieri tra cui il/i Vicepresidente/i.

Il Consiglio Direttivo è regolarmente costituito se sono presenti in prima convocazione la metà più uno dei suoi componenti ed in seconda convocazione, anche un’ora dopo la prima convocazione, se sono presenti almeno un terzo dei suoi componenti.

Il Consiglio Direttivo può riunirsi mediante teleconferenza o videoconferenza; la condizione essenziale per la validità delle riunioni in tali forme è che tutti i partecipanti possano essere identificati e sia loro consentito di seguire la discussione, di intervenire in tempo reale alla trattazione degli argomenti affrontati e di partecipare alla votazione; verificandosi tali presupposti, il Consiglio Direttivo si considera tenuto nel luogo in cui si trova il Presidente e dove deve pure trovarsi il segretario della riunione, onde consentire la stesura e la sottoscrizione del verbale sul relativo libro.

Qualora per effetto dello sviluppo della tecnologia vi potesse essere la possibilità di utilizzare altre forme di convocazione, di riunione e di votazione, le suddette forme potranno essere adottate, per il futuro, previa delibera del Consiglio Direttivo.

Il Consiglio Direttivo è il massimo organo di direzione dell’Associazione e attua le linee politiche sulla base degli obiettivi indicati dall’Assemblea. Adotta, in via provvisoria, fra una riunione e l’altra dell’Assemblea, i provvedimenti di competenza di tale organo che rivestano carattere di urgenza.

In caso di decadenza dalla carica di uno o più dei suoi membri, per qualsiasi motivo, il Consiglio Direttivo può cooptare nel suo seno uno o più nuovi membri, fino a che rimanga in carica una maggioranza di consiglieri di nomina Assembleare. In difetto, il Presidente dovrà convocare senza indugio l’Assemblea per una nuova elezione.

Non possono far parte del Consiglio Direttivo persone aderenti ad organizzazioni concorrenti con l’Associazione; decade dal mandato il rappresentante di un Socio che sì sia dimesso o nei suoi confronti sia stata deliberata l’esclusione, come pure il consigliere che non sia più rappresentante di un socio.

Il Consiglio Direttivo:

  • nomina i rappresentanti dell’Associazione negli enti e commissioni;
  • definisce la struttura operativa dell’Associazione;
  • nomina e revoca, su proposta del Presidente, i responsabili dei settori operativi;
  • delibera sullo stato giuridico ed economico dell’apparato dell’Associazione; in tale ambito delibera sulla costituzione e risoluzione dei rapporti di lavoro;
  • approva, previa consultazione, le deleghe da attribuire ai propri componenti ed eventuali deleghe particolari al/ai Vicepresidente/i;
  • indirizza e coordina l’attività dei sistema societario e associativo promosso dall’Associazione;
  • approva, previa consultazione degli associati, i regolamenti interni per disciplinare il funzionamento nel rispetto del presente statuto;
  • approva il bilancio preventivo e predispone il bilancio consuntivo e la proposta degli eventuali contributi da sottoporre all’approvazione dell’Assemblea; l’approvazione dell’Assemblea non è richiesta quando i contributi sono di carattere facoltativo;
  • decide sulla incompatibilità dei dirigenti dell’Associazione.

Il Consiglio Direttivo può compiere tutte le operazioni di ordinaria e straordinaria amministrazione necessarie al buon andamento economico e finanziario dell’organizzazione.

A tal fine si doterà di un regolamento interno per definire le competenze e le procedure da seguire.

L’avviso di convocazione del Consiglio Direttivo, a firma del Presidente, deve essere inviato almeno cinque giorni prima della data fissata per la riunione. In caso di urgenza può essere convocato anche telefonicamente, per fax o per e-mail. Le decisioni sono assunte a maggioranza semplice dei presenti.

Art.7 – Presidenza

La Presidenza si Compone del Presidente (e dal/dai Vicepresidenti ove fossero eletti), del Tesoriere e del Coordinatore. Alla Funzione di Tesoriere può essere chiamato un Vicepresidente ma, comunque, è figura altra rispetto al Presidente e al Coordinatore.

Il Presidente è il legale rappresentante dell’Associazione ed è eletto dall’Assemblea unitamente al Consiglio Direttivo.

Il Presidente ha la responsabilità politica dell’Associazione e di indirizzo della struttura, convoca, presiede e dirige l’Assemblea e il Consiglio Direttivo.

Il Presidente può delegare parte delle sue attribuzioni al/ai Vice Presidente/i o a membri del Consiglio Direttivo. Il Vice Presidente più anziano sostituisce il Presidente in caso di assenza o impedimento.

Il Coordinatore ha funzione di gestione operativa delle iniziative ed opera per realizzare le indicazioni del direttivo, dirigendo le attività e gestendo le risorse umane e materiali dell’Associazione.

Art.8 – Sindaco Revisore

Il Sindaco Revisore è nominato dall’Assemblea dei Soci ed ha il compito di verificare il funzionamento amministrativo dell’Associazione presentando all’Assemblea dei Soci una relazione sul rendiconto economico dell’Associazione.

Gli organismi dirigenti possono chiedere preventivamente il parere del Sindaco Revisore su determinate questioni di carattere amministrativo e finanziario.

Il Sindaco Revisore può essere revocato solo dall’Assemblea.

Nei casi previsti dall’art. 6 del presente Statuto, il Sindaco Revisore provvede alla convocazione del Consiglio Direttivo. Il Sindaco Revisore può essere affiancato ed integrato (su decisione dell’Assemblea) da due altri sindaci con funzioni di supporto.

Art.9 – II Collegio di Garanzia

Il Collegio di Garanzia è formato da tre persone indicate e votate dall’Assemblea degli iscritti fra quanti, anche non iscritti, non abbiano comunque alcuna funzione dirigente nell’Associazione. L’Assemblea provvede ad eleggere il Presidente del Collegio di Garanzia.

Al Collegio di Garanzia è affidato il compito di valutare e dirimere eventuali controversie fra iscritti, di esprimere pareri sull’applicazione dello Statuto e di valutare i ricorsi in caso di non ammissione delle domande di iscrizione o di esclusione degli iscritti.

Art. 10 – II Patrimonio e l’esercizio finanziario

L’Associazione trae le risorse economiche per il funzionamento e lo svolgimento della propria attività da:

  • quote associative e contributi degli aderenti;
  • sovvenzioni e contributi di privati, singoli o istituzioni, nazionali o esteri;
  • sovvenzioni e contributi dell’Unione Europea, dello Stato, di istituzioni o di enti pubblici nazionali o esteri;
  • rimborsi derivanti da convenzioni;
  • entrate derivanti da attività commerciali e produttive marginali ed occasionali;

L’esercizio finanziario dell’Associazione si chiude il 31 dicembre di ogni anno.

Il rendiconto economico deve essere presentato per l’approvazione dell’Assemblea entro il 30 giugno dell’anno successivo e deve prevedere che l’attivo o il passivo della gestione di un anno debba essere riportato nel rendiconto dell’anno successivo.

Art.11 – Organizzazione territoriale e settoriale

Sul modello di quanto previsto per la dimensione nazionale vengono promossi e costituiti Coordinamenti Territoriali su base regionale che si doteranno di organismi autonomi.

Il Coordinamento Territoriale è promosso in accordo con il Consiglio Direttivo Nazionale, un cui componente, su delega del Presidente Nazionale, presiede e certifica la costituzione.

Il Coordinamento Territoriale può avere autonomia fiscale e gestionale ed assume la competenza e la responsabilità rispetto al territorio di riferimento operando nella pienezza delle funzioni operative e di rappresentanza. Parimenti possono essere costituiti ambiti organizzativi e di lavoro settoriali e tematici sulla base dei deliberati della Presidenza che provvede, ove ve ne fosse ravvisata l’opportunità e la necessità, a conferire deleghe avendo informato il Consiglio Direttivo e acquisito verbale deliberativo.

Nel caso di autonomia gestionale e fiscale il Coordinamento Territoriale o Settoriale solleva la sede Nazionale di ogni responsabilità nei confronti dei terzi o di impegni assunti.

Art. 12 – Scioglimento

L’Associazione può essere sciolta su delibera dell’Assemblea a maggioranza di 4/5 dei voti dei Soci presenti. In tal caso l’Assemblea dovrà nominare uno o più liquidatori e decidere a chi destinare le eventuali eccedenze di bilancio.

Art. 13 – Gestione transitoria

Al fine di consentire le migliori condizioni per l’adesione e lo sviluppo dell’Associazione sul territorio nazionale, è consentita una gestione semplificata delle attività di AltragricolturaBio per un periodo temporaneo.

La gestione semplificata, che deve comunque prevedere l’applicazione piena dei dettati statutari, viene deliberata in sede di Assemblea costitutiva e, comunque, non può durare oltre un anno.

Entro un anno dalla Costituzione di AltragricolturaBio il Presidente convoca l’Assemblea degli iscritti che provvede ad attuare la pienezza delle istanze previste dal presente statuto.

Art. 14 Organo di informazioni, nome e logo

Compito del Direttivo assumere un sito ufficiale  di riferimento di AltragricolturaBio che potrà ulteriormente essere integrato da altri strumenti di comunicazione.

Nel sito web è  pubblicato lo Statuto, il logo ed ogni altro documento ufficiale dell’organizzazione. Il Presidente di AltragricolturaBio  opera in tutte le sedi per tutelare i nomi e i loghi di proprietà o nella disponibilità dell’Associazione.

Art.15 – Clausola finale

Per quanto non espressamente previsto dal presente Statuto, si fa riferimento alle norme del Codice Civile in materia di associazioni, alle leggi ed ai regolamenti vigenti e ai principi.